De Chymicorum cum Aristotelicis et Galenicis consensu ac dissensu liber
Il De Chymicorum cum Aristotelicis et Galenicis consensu ac dissensu liber, tradot
I testi raccolti in questa sezione descrivono i diversi aspetti delle indagini sulla natura tra Medioevo e prima età moderna.
The works here collected describe the different aspects of nature investigations between the Middle Ages and the early Modern Age.
Il De Chymicorum cum Aristotelicis et Galenicis consensu ac dissensu liber, tradot
Poema astrologico in esametri che tratta delle costellazioni e dei loro influssi sui processi mondani.
Il Tractatus de reactione è pubblicato a Bologna il 5 settembre 1515 (in aedibus Benedicti Hectoris Bononiensis), congiuntamente alla Quaestio de actione reali.
Pomponazzi dà alle stampe il Tractatus de intensione et remissione formarum il 10 dicembre 1514, a Bologna (per Hieronymum Platonidem de Benedictis).
Nel 1525, a Venezia, vede la luce l'edizione scotiana dei Tractatus acutissimi, utillimi et mere peripatetici (arte et sumptibus haeredum Octaviani Scoti).
Le Quaestiones super IV libros De caelo risalgono al corso pomponazziano dell'anno 1500-1501, che si svolge a Padova.
La datazione del corso è indicata nel colophon (f. 89r).
Poema in esametri di argomento astrologico che descrive come i corpi celesti influiscano sui fenomeni meteorologici e sulla sfera sublunare.
Il poema sviluppa tematiche naturalistiche e astrologiche e insieme etico-pedagogiche.
L'Expositio super I De anima Aristotelis et Commentatoris trasmette una redazione del corso pomponazziano sul De anima dell'anno 1503-1504, che si svolge a Padova.
Lo scriba è Antonio Surian.
L'Expositio libelli De substantia orbis, inclusiva delle quattro Quaestiones super libello De substantia orbis, restituisce la trascrizione "calligrafica" e anonima di una reportatio sul corso pomponazziano dell'anno 1507, che si svolge a Padova.
Il Defensorium è stampato a Bologna il 18 maggio 1519 (per magistrum Iustinianum De Ruberia).
Trattato astrologico latino in quattordici libri, elaborato verso la fine del secolo in difesa dell'astrologia tolemaica e in polemica con le Disputationes adversus astrologiam divinatricem di Pico della Mirandola.
Frammento di un testo astrologico che concerne la luna e i suoi influssi.
Il testo fa parte della produzione scientifica in prosa e si colloca nell'ultima fase dell'elaborazione teorica di Giovanni Pontano.
Di questo testo possediamo l'autografo dell'autore, conservato nell'Archivio dei Lincei e appartenuto al fondatore dell'Accademia, Federico Cesi.
Edizione latina e commento in due libri del Centiloquium pseudo-tolemaico, tradotto integralmente da Pontano dalla versione originale in greco.
L'opera viene stampata nel 1566, a cura di Dorandino Falcone di Gioia, il quale traduce una precedente versione latina che però vedrà la luce solo nel 1602.
Pomponazzi pubblicò la sua Apologia a Bologna, nel 1518 (per magistrum Iustinianum Leonardi Rub