L'Expositio libelli De substantia orbis, inclusiva delle quattro Quaestiones super libello De substantia orbis, restituisce la trascrizione "calligrafica" e anonima di una reportatio sul corso pomponazziano dell'anno 1507, che si svolge a Padova.
La datazione del corso è desunta da una redazione "parallela" (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, ms. Reg. lat. 1279, f. 3r).
L'esposizione letterale è arricchita da quattro quaestiones: Utrum caelum sit compositum ex materia et forma (ff. 93r-99v), Utrum in compositum sint plures formae substantiales (ff. 99v-101r), Numquid dentur quantitates interminatae (ff. 101r-106r), Utrum Deus sit causa efficiens omnium rerum et non solum finalis (ff. 112r-113v); le quaestiones sono riportate nell'indice (f. 122r).
Nel corso dell'expositio, Pomponazzi affronta il problema della causalità naturale e della dipendenza delle intelligenze dal primo motore.
Dal punto di vista filosofico, egli nega l'onnipotenza divina, ossia l'idea di un'azione di potenza infinita da parte della causa prima.
Tuttavia, egli ammette l'onnipotenza divina in quanto verità di fede.
Pietro Pomponazzi
Pietro Pomponazzi, detto il Peretto, nacque a Mantova il 16 settembre 1462.
Studiò presso l'Università di Padova dal 1484, e si addottorò in artibus nel 1487.
Insegnò a Padova dal 1488 al 1496.
La composizione del Tractatus de maximo et minimo ad Laurentium Molinum, tramandato in forma manoscritta, è anteriore al 1496.
Dal 1496 al 1499, come insegnante di logica, Pomponazzi seguì Alberto Pio di Carpi in esilio a Ferrara.
Dal 1499 al 1509 ritornò a Padova per insegnare.
Dal 1510 al 1511 si ritirò a Mantova.
Dal 1512 al 1524 insegnò presso l'Università di Bologna.
Esistono numerose redazioni manoscritte dei corsi pomponazziani a opera dei suoi allievi ed estimatori.
A Bologna, Pomponazzi pubblicò tutti i suoi trattati: il Tractatus de intensione et remissione formarum (1514), il Tractatus de reactione con la Quaestio de actione reali (1515), il Tractatus de immortalitate animae (1516), l'Apologia (1518), il Defensorium (1519), il Tractatus de nutritione et augmentatione (1521).
Due testi rimasero inediti: il De incantationibus e il De fato, ultimati nel 1520 e pubblicati postumi, rispettivamente, nel 1556 e nel 1567.
Anche le Dubitationes in IV Meteorologicorum furono pubblicate postume nel 1563.
La raccolta dei Tractatus acutissimi, utillimi et mere peripatetici, che include i sei trattati bolognesi e la Quaestio de actione reali, fu stampata a Venezia nel 1525.
Pomponazzi morì il 18 maggio 1525 a Bologna.