Pomponazzi dà alle stampe il Tractatus de intensione et remissione formarum il 10 dicembre 1514, a Bologna (per Hieronymum Platonidem de Benedictis).
Il volume contiene la lettera di Giovanni Vergili e la dedicatoria per il principe Alberto Pio di Carpi.
L'opera nasce dall'esigenza di confutare le tesi mertoniane e le teorie calculatorie dei logici oxoniensi, a difesa dell'aristotelismo e della metafisica antica e contro l'orientamento prevalentemente terministico della logica calculatoria.
Oggetto della polemica è il De intensione et remissione, primo dei trattati costituenti il Liber calculationum, composto intorno alla metà del XIV sec. e stampato nel 1477 a Padova.
Il tema centrale dell'opera riguarda la quantizzazione delle qualità, ovverosia la misurazione dell’intensificazione (intensio) e dell'attenuazione (remissio) di una determinata qualità secondo una precisa scala di valori o gradazioni (latitudo).
Rispetto all'opposta posizione dei calculatores, per il Mantovano, fra l'intensio e la remissio sussistono differenze aritmetiche tali che le loro rispettive latitudines risultino uniformi e, quindi, confrontabili anche quando esse si trovano in rapporti di proporzionalità inversa.
Verso la fine del trattato, Pomponazzi affronta aliquae dubitationes circa il rapporto tra Dio e le creature finite, rispetto alla misurazione dell'intensio e della remissio in termini di appropinquatio e distantia dal grado sommo.
L'autore, non volendo respingere apertamente la tesi tomistica, lascia qui deliberatamente sfumate e irrisolte le difficoltà a essa collegate.
Pomponazzi published his Tractatus de intensione et remissione formarum in Bologna in 1514 (per Hieronymum Platonidem de Benedictis).
The text includes the epistle of Giovanni Vergili and the dedication to Prince Alberto Pio of Carpi.
In the treatise, Pomponazzi refutes the Mertonian thesis and the Calculatorian theories of Oxford logicians, to defend Aristotelianism and ancient metaphysics against the terministic orientation of Calculatorian logic.
The subject of controversy is De intensione et remissione, the first treatise forming the Liber calculationum, composed around the middle of the 14th century and published in Padua in 1477.
The principal issue of the Pomponatian treatise concerns the quantization of qualities, i.e. the measurement of intensification (intensio) and attenuation (remissio) of a certain quality according to a specific set of values or shades (latitudo).
Compared to the opposite position of Calculatores, the Mantuan contends that between the intensio and remissio there are arithmetic differences such that their respective latitudines are uniform and, therefore, even comparable, when these are in relationship of inverse proportion.
Towards the end of the treatise, Pomponazzi faces aliquae dubitationes about the relationship between God and the finite creatures regarding the measurement of intensio and remissio in terms of appropinquatio and distantia to the highest degree.
The author, not wanting to openly reject the Thomistic thesis, leaves unresolved some theoretical difficulties.
Pietro Pomponazzi
Pietro Pomponazzi, detto il Peretto, nacque a Mantova il 16 settembre 1462.
Studiò presso l'Università di Padova dal 1484, e si addottorò in artibus nel 1487.
Insegnò a Padova dal 1488 al 1496.
La composizione del Tractatus de maximo et minimo ad Laurentium Molinum, tramandato in forma manoscritta, è anteriore al 1496.
Dal 1496 al 1499, come insegnante di logica, Pomponazzi seguì Alberto Pio di Carpi in esilio a Ferrara.
Dal 1499 al 1509 ritornò a Padova per insegnare.
Dal 1510 al 1511 si ritirò a Mantova.
Dal 1512 al 1524 insegnò presso l'Università di Bologna.
Esistono numerose redazioni manoscritte dei corsi pomponazziani a opera dei suoi allievi ed estimatori.
A Bologna, Pomponazzi pubblicò tutti i suoi trattati: il Tractatus de intensione et remissione formarum (1514), il Tractatus de reactione con la Quaestio de actione reali (1515), il Tractatus de immortalitate animae (1516), l'Apologia (1518), il Defensorium (1519), il Tractatus de nutritione et augmentatione (1521).
Due testi rimasero inediti: il De incantationibus e il De fato, ultimati nel 1520 e pubblicati postumi, rispettivamente, nel 1556 e nel 1567.
Anche le Dubitationes in IV Meteorologicorum furono pubblicate postume nel 1563.
La raccolta dei Tractatus acutissimi, utillimi et mere peripatetici, che include i sei trattati bolognesi e la Quaestio de actione reali, fu stampata a Venezia nel 1525.
Pomponazzi morì il 18 maggio 1525 a Bologna.
Pietro Pomponazzi, said Peretto, was born in Mantua, on September 16th, 1462.
He studied at the University of Padua in 1484, and he graduated in artibus in 1487.
He taught at Padua from 1488 to 1496.
The composition of the Tractatus de maximo et minimo ad Laurentium Molinum, in manuscript form, is prior to 1496.
From 1496 to 1499, Pomponazzi, as teacher of logic, followed Alberto Pio of Carpi in his exile in Ferrara.
From 1499 to 1509, he returned to Padua to teach.
From 1510 to 1511, he was in retreat in Mantua.
From 1512 to 1524, he taught at the University of Bologna.
There are numerous handwritten reportationes of Pomponatian lectures written by his students and admirers.
In Bologna, Pomponazzi published all his treatises: Tractatus de intensione et remissione formarum (1514), Tractatus de reactione including Quaestio de actione reali (1515), Tractatus de immortalitate animae (1516), Apologia (1518), Defensorium (1519), Tractatus de nutritione et augmentatione (1521).
Two texts remained unpublished: De incantationibus and De fato, composed in 1520 circa and published posthumously, respectively, in 1556 and in 1567.
The Dubitationes in IV Meteorologicorum was published posthumously in 1563.
The collection of the Tractatus acutissimi, utillimi et mere peripatetici, including the six Bononian treatises and Quaestio de actione reali, was printed in Venice in 1525.
Pomponazzi died in Bologna, on May 18th, 1525.