Nel XXXII capitolo del secondo libro delDe occulta philosophiaCornelio Agrippa richiama una raccomandazione dell'astronomo arabo Thabit sul modo di captare lavirtusdi una determinata stella procurandosi la pietra e l'erba che le sono assoc
Il terminebeibeniisderiva dal phalavibabaniyaed indica le stelle fisse; il libro, infatti, descrive i rapporti tra le complessioni umane e i temperamenti delle stelle fisse associate a quelli dei pianeti, specialmente quando questi occupan
Questo opuscolo, attribuito aHermes Abhaidimon, «quasi unico dei filosofi benedetti da Dio», riporta i caratteri di quindici stelle fisse, ciascuna associata con una gemma, una pianta e una immagine magica sulle quali esercita le sue influenze.
Si tratta di una raccolta di aforismi astrologici attribuiti a Ermete e probabilmente tradotti da un originale arabo perduto ad opera del medico filosofo del secolo undicesimo Haly Abenrudianus ('Ali ibn Ridwan).
Urania sive de stellis libri quinque, in Opera Pontani
Poema astrologico in esametri che tratta delle costellazioni e dei loro influssi sui processi mondani.