Capitulum de arbore borissa
Capitulum de arbore borissa è un breve trattato contenente la spiegazione delle proprietà magiche, alchemiche e mediche della borissa, una pianta che appartiene al genere delle Lunarie.
Capitulum de arbore borissa è un breve trattato contenente la spiegazione delle proprietà magiche, alchemiche e mediche della borissa, una pianta che appartiene al genere delle Lunarie.
Si tratta di un florilegio di cento aforismi astrologici di origine araba, composto da Stefano di Messina tra il 1258 e il 1266 e dedicati a Manfredi di Sicilia.
Edizione latina e commento in due libri del Centiloquium pseudo-tolemaico, tradotto integralmente da Pontano dalla versione originale in greco.
Il Compendium Aureum, noto anche come Tractatus de septem herbis septem planetis attributis, accompagna il De consideratione quintae essentiae del francescano Giovanni di Rupescissa (secolo XIV) in numerosi manoscritti.
I dialoghi di argomento filosofico, attribuiti ad Ermete Trismegisto e composti tra il I e II secolo d.C, vengono riuniti nel Corpus Hermeticum ad opera del dotto bizantino Michele Psello.
Per tutto il Medioevo se ne perdono le tracce, fatta eccezione per l'Asclepius, che circola in una versione latina.
Il De summa hominis dignitate dialogus qui inscribitur Via Christi et Crater Hermetis è un dialogo filosofico scritto in prosimetro. I protagonisti sono Ludovico Lazzarelli, il re di Napoli Ferdinando I e Giovanni Pontano.