Liber Hermetis vel de rebus occultis
Liber Hermetis vel de rebus occultis
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Liber Hermetis vel de rebus occultis
Il De summa hominis dignitate dialogus qui inscribitur Via Christi et Crater Hermetis è un dialogo filosofico scritto in prosimetro. I protagonisti sono Ludovico Lazzarelli, il re di Napoli Ferdinando I e Giovanni Pontano.
Lazzarelli svolge il ruolo di maestro e profeta. Egli indica ai suoi discepoli, attraverso un cammino ermetico e cristiano, la via che conduce alla felicità e alla salvezza.
L'opera comprende alcune nozioni di astronomia e descrive soltanto una prima fase della formazione in geomanzia, con la definizione delle figure, senza fornire al principiante ulteriori indicazioni per la pratica di quest'arte divinatoria.
La versione originaria della Iatromathematica è rappresentata da due redazioni greche leggermente differenti, di cui la seconda è la base per le due traduzioni latine pervenuteci.
Trattatello etico risalente alla seconda fase dell'elaborazione teorica di Pontano, successiva alla scrittura del De principe, del De obedientia e del De fortitudine.
Trattato filosofico in cinque libri sulla prudenza civile. Pontano colloca la riflessione morale in una cornice naturalistica disegnando un'immagine della prudenza come adattamento o capacità di reagire all'azione di forze esterne, naturali o sociali.
Trattato etico scritto intorno al 1468, stampato a Napoli dall'editore Moravo congiuntamente al De fortitudine, nel 1490, e in edizioni successive a Venezia (1501, 1512, 1518), nuovamente a Napoli (1508), a Lione 1514, a Firenze (1520) e a Basilea (1538, 1556).
Trattato etico in cinque libri realizzato negli anni immediatamente successivi alla guerra civile napoletana (1459-1465) che aveva posto il problema del rapporto tra corpo politico e autorità regia.
Trattatello sul comportamento dell'uomo di rango, la cui redazione si colloca nella seconda fase dell'elaborazione etica di Pontano, successiva alla scrittura del De principe, del De obedientia e del De fortitudine.
Trattatello di carattere etico risalente alla seconda fase dell'elaborazione teorica di Pontano, successiva alla scrittura del De principe, del De obedientia e del De fortitudine.
Trattato etico in tre libri centrato sul rapporto virtù-fortuna, pubblicato nel 1512 a Napoli, a cura di Pietro Summonte, per i tipi di Sigismund Mayr.
Trattato etico che si colloca nella prima fase dell'elaborazione teorica di Pontano, risalente agli anni 1480-1490.
Trattatello sul comportamento dell'uomo di rango, riconducibile alla seconda fase dell'elaborazione etica di Pontano, successiva alla scrittura del De principe, del De obedientia e del De fortitudine.