La grandezza dell'anima / Agostino d'Ippona, a cura di Riccardo Ferri, Officina di Studi Medievali, Palermo 2004
Il "De quantitate animae" è un trattato in forma dialogica scritto da Agostino nel 389.
Egli espone le questioni concernenti l'origine dell'anima, le sue qualità, la possibilità dell'ascesa al principio primo e definisce la grandezza dell'anima.
Per grandezza s'intende non l'estensione nello spazio e nel tempo, bensì la funzione e la potenza dell'anima.
Si dice "grande" l'anima pura e giusta capace per grazia di Dio di distaccarsi dalle cose sensibili per elevarsi a Lui attraverso sette gradi culminanti nella contemplazione.
Il volume è corredato da un'ampia bibliografia e da un saggio introduttivo di Riccardo Ferri.
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The "De quantitate animae" is a treatise written in dialogical form by Augustine in 389.
He presents issues concerning the origin of the soul, definining its quality, the possibility of the elevation to the first principle and its greatness.
Greatness does not refer to the extension of the soul in space and time, but to its function and power.
"Great" is the right and pure soul which, through the grace of God, is able to detach from sensible things to ascend to Him through seven degrees culminating in contemplation.
The volume is accompanied by an extensive bibliography and an introductory essay by Riccardo Ferri.
Riccardo Ferri
Riccardo Ferri è professore di Teologia Trinitraria alla Pontificia Università Lateranense.
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Riccardo Ferri is Professor of Trinitarian theology at Pontifical Lateran University.
Agostino d'Ippona - Augustine of Hippo
Agostino d'Ippona (Tagaste 354 - Ippona 430) è stato un teologo, filosofo, profondo conoscitore della cultura classica, del neoplatonismo e delle Scritture.
Si trasferì in giovane età a Madaura, poi a Cartagine. Lesse l'Hortensius ciceroniano e indirizzò i suoi interessi verso la retorica e il manicheismo.
Deluso dall'esperienza manichea, egli lasciò l'insegnamento della retorica e la donna amata, da cui ebbe un figlio, per recarsi a Roma e a Cassiciacum.
Agostino conobbe Ambrogio a Milano e, grazie a questo incontro, si avvicinò al Cristianesimo, ricevendo il battesimo a trentatre anni.
Si dedicò dunque all'esegesi e all'opera pastorale, tornò in Africa e divenne vescovo d'Ippona.
Scrisse trattati autobiografici, polemici, apologetici, enciclopedici, filosofici, teologici, soliloqui, commentari, "questiones", lettere e sermoni.
Tra le numerose opere citiamo soltanto "Confessiones", "De Trinitate", "De quantitate animae", "De libero arbitrio", "De vera religione", "De civitate Dei".
Le sue dottrine affermano l'idea di male come privazione di bene e la necessità di unire il significato filosofico e quello teologico del termine sapienza.
Essa è infatti ricerca della verità e soprattutto ricerca di Dio, sommo bene, che si rivela all'uomo mediante l'illuminazione.
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Augustine of Hippo (Thagaste 354 - Hippo 430) was a philosopher, theologian, scholar of classical culture, Neo-Platonism and the Scriptures.
He moved to Madaura at a young age and then to Carthage. He read the Hortensius of Cicero and directed his interests towards the rhetoric and Manichaeism.
Disappointed by Manichean ideas, he left the teaching of rhetoric and the woman he loved, by whom he had a son, to go to Rome and Cassiciacum.
Augustine met Ambrose in Milan and, thanks to this meeting, he approached Christianity and received baptism when he was thirty-three.
He devoted to exegesis and pastoral work. He then returned to Africa and became bishop of Hippo.
He wrote autobiographical, polemical, apologetic, encyclopedic, philosophical and theological treaties, soliloquies, commentaries, "questiones", letters and sermons.
His several books include the "Confessiones", "De Trinitate", "De quantitate animae", "De libero arbitrio", "De vera religione", "De civitate Dei".
His doctrines claim the idea of evil as a privation of good, and the need to combine the philosophical and theological meaning of the term wisdom.
It is in fact the search for truth and especially the search for God, the supreme good, which is revealed to man by the illumination.
Shelfmark: F.L. 0209